Formazione aziendale

Propongo workshop e team building di creatività e storytelling 

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Premessa

Che ce ne siamo accorti oppure no, che ci piaccia oppure no, il mondo è cambiato.

Le nostre certezze hanno iniziato a vacillare.

Quello che credevamo vero è stato messo in discussione.

Abbiamo cercato, stiamo cercando, di trovare una nuova forma. Ai nostri spazi, bisogni, giornate, pensieri, stili di vita, lavori.

Le aziende, i luoghi in cui lavoriamo, sono parte integrante di questo cambiamento.

In un mercato del lavoro in continua evoluzione

in un mondo che cambia velocemente, in un momento storico in cui è importante saper navigare a vista, le competenze trasversali saranno il vantaggio competitivo delle aziende nel prossimo futuro.

Abbiamo bisogno di imparare a muoverci dentro il cambiamento e saperlo raccontare.

Innovare

Quando si parla di creatività in azienda si pensa in genere a due cose:
l’ora di ricreazione, un momento per far svagare i collaboratori e dipendenti. Si tira fuori qualche idea bizzarra per poi tornare al vero lavoro.
Oppure ad una caratteristica personale. Ci sono le persone creative, e poi ci sono gli altri.

In realtà la creatività è una competenza che prevede la conoscenza di determinati meccanismi come succede per molti altri processi aziendali.

Allenare la creatività vuol dire allenare le persone a pensare in modo nuovo, attivare l’immaginazione e prendere in considerazione prospettive non ancora esplorate.

Una delle frasi più pericolose per un'azienda è «È sempre stato fatto così»

Raccontare

Ogni azienda ha la sua storia.
Grazie ad una storia ben raccontata, le persone riescono a sentirsi parte di qualcosa: i racconti sono occasioni per comunicare e relazionarsi, offrono qualcosa in cui credere e fanno sentire, in qualche modo, al sicuro.

Lo storytelling non riguarda solo i nostri prodotti e servizi, non è solo appannaggio del marketing.

Che storia raccontiamo ai nostri dipendenti e collaboratori?
Come raccontiamo i cambiamenti in corso?
I nostri valori sono confinati in una pagina del sito o riusciamo a raccontarli in maniera coinvolgente?

«Non sei fregato veramente finché hai una buona storia e qualcuno a cui raccontarla»

A. Baricco

Moduli

Ci raccontano, o crediamo di sapere, che la creatività sia un momento, un’intuizione, un’ispirazione riservata a pochi eletti. Niente di più falso. Ognuno ha dentro di sé un proprio processo creativo, abbiamo solo bisogno di conoscerlo per scoprire come coltivarlo e nutrirlo.

Quando si parla di creatività si pensa in genere al lampo di genio, all’intuizione fortunata. Non è così: la creatività è frutto di un processo. Conoscerne le varie fasi ci aiuta ad essere più produttivə e ad avere più idee.

Il problem solving creativo ci aiuta, attraverso l’utilizzo di diverse tecniche, a scomporre, analizzare, cambiare prospettiva e trovare soluzioni originali e innovative a un problema.

Il Design Thinking è un approccio sistemico e creativo alla risoluzione dei problemi. Consente un’analisi dettagliata dei processi e una visione innovativa per poter prendere decisioni efficaci.

Per essere più creativə e generare più idee abbiamo bisogno di lavorare sul pensiero divergente, ovvero la capacità di dare più risposte ad un unico stimolo, e sul pensiero laterale, che ci permette di osservare un problema da diverse angolazioni.

La creatività porta con sé necessariamente anche degli ostacoli. Parleremo della paura di sbagliare, di come dare e ricevere feedback, del nostro critico interiore, di perfezionismo, fallimento, resistenze.

Due aspetti importanti quando si parla di creatività sono l’organizzazione delle idee, quindi una parte importante del processo creativo, e l’organizzazione degli spazi di lavoro.

Quali tipi di strumenti – analogici e digitali – abitudini, modalità di organizzazione delle riunioni, delle giornate, dei flussi di lavoro, degli spazi, favoriscono la creatività?

COME STARE IN UN TEAM CREATIVO : Di quali atteggiamenti, competenze, accorgimenti, mindset abbiamo bisogno? Come contribuire in maniera costruttiva e come usare input e idee di ogni componente del team?

COME GESTIRE UN TEAM CREATIVO : Come creare uno spazio sicuro per le idee? Come fare in modo che le persone che lavorano con e per noi si sentano stimolate a portare innovazione e soluzioni creative? Come vengono recepite dai manager le spinte creative che arrivano dal basso? Qual è il mindset all’interno del team? Come viene gestito il pensiero di gruppo? Quanta importanza viene data al pensiero critico?

Il processo creativo non è necessariamente divertente MA l’umorismo aiuta a generare idee. 

La comicità e la creatività funzionano attraverso gli stessi meccanismi. Il gioco, l’ironia e la risata sono elementi importanti se si vuole sviluppare e aiutare a stimolare il pensiero creativo.

Lo Yoga della Risata è una tecnica che combina gli esercizi che inducono la risata incondizionata con la respirazione yogica. In questo modo si ossigena corpo e cervello favorendo il benessere psicofisico.

La risata, all’inizio, viene attivata attraverso degli esercizi di respirazione. Grazie alla presenza del gruppo, al contatto visivo e al gioco, si arriva ben presto ad una risata naturale e contagiosa.
Il nostro corpo non avverte la differenza tra una risata reale e una indotta, per questo motivo si hanno gli stessi benefici sia a livello fisiologico che psicologico.

Sia il pensiero laterale che lo humor non ci portano da A a B, ma da A a X, eludendo i soliti schemi mentali, le aspettative, i modelli.

L’umorismo è in grado di generare soluzioni creative grazie all’abilità di associare idee e creare connessioni.

Impareremo ad usare le storie e lo storytelling come strumento all’interno della comunicazione del brand, interna ed esterna.

Vedremo come sono fatte le storie, quali sono i quattro elementi che non possono mancare e perché è importante – fondamentale – imparare a raccontarle.

Spoiler: un post sui social, la sezione del sito “la nostra storia”, i caroselli su Instagram con i 5 modi per, i la mission aziendale, il discorso con il resoconto annuale NON sono (necessariamente) una storia.

Qual è il personaggio che porta avanti la storia? 

Non abbiamo bisogno necessariamente di un eroe, ma di un personaggio in cui identificarci. Sì, ma quale? Siamo Mary Poppins o Indiana Jones? Sono due storie molto diverse.

Come capirlo? Individuando il nostro genere di appartenenza. Stiamo raccontando una commedia romantica o una storia di avventure? Una storia di guerra o di fantascienza?

 

 

Come naturale conseguenza dell’individuazione del proprio genere e personaggio, capiremo come raccontare la propria storia. Qual è il tono più adatto? Ironico? Epico? Drammatico? Improntato sulle soluzioni?

Un laboratorio per allenare le abilità narrative per capire come raccontare una buona storia: i contesti, le tecniche e modalità.

  • Nuovi presupposti e consapevolezze legate alla  creatività nei luoghi di lavoro 
  • Come farsi venire nuove idee
  • Nuovi strumenti per risolvere problemi in maniera creativa
  • A conoscere i meccanismi e le fasi del processo creativo come motore di innovazione ai problemi aziendali
  • Ad individuare le resistenze e gli ostacoli al processo creativo e all’innovazione
  • Ad usare i trucchi del mestiere per raccontare una buona storia

Ho lavorato con:

Qui trovi miei articoli, post e contenuti sulla creatività

Qui trovi alcune delle storie che ho scritto