Chi sono
Pratico discipline legate al corpo da quasi 30 anni.
Ho incontrato la danza a 11 anni, ed è stata la prima volta che mi sono sentita a casa.
L’ho amata e odiata con la stessa intensità.
Nelle sale di danza ci sono sempre enormi specchi che riflettono la tua immagine, e io non sempre mi ci riconoscevo. Ho studiato, ho insegnato, ma i passi erano sempre di qualcun altro, anche quando li avevo messi insieme io.
A 22 anni incontro il respiro consapevole, una tecnica di respirazione diaframmatica circolare, e divento facilitatrice di respiro.
L’ho amato e odiato con la stessa intensità.
Mi ha messo di nuovo di fronte a quello specchio (metaforico questa volta) e nel tempo ho respirato tutto quello che mi restituiva: paure, dolore, abissi, gioia, libertà, connessione.
A 25 anni incontro la meditazione
Le meditazioni attive di Osho, il Vipassana e più avanti la Trance Dance, i 5 Ritmi di Gabrielle Roth, la Movement Medicine, l’Ecstatic Dance.
L’ho amata e odiata con la stessa intensità.
Più cercavo di star ferma, più volevo scappare. Più cercavo di quietare la mente, più i pensieri si ingarbugliavano. Mi sono persa e ritrovata una quantità infinita di volte. Poi ho iniziato a cercare i miei passi, lasciando che il corpo si muovesse secondo i suoi bisogni.