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Cristina Nucera
Cristina Nucera

Content writer e formatrice, è ideatrice del percorso di allenamento creativo L’Officina delle idee.

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  • Bello ‘sto trend di riassumere il mese con dieci foto, che ti togli il pensiero una volta sola. 
Il problema è che mi sono accorta che non le ho dieci foto di settembre, ma manco cinque, ma manco una (decente). 
Ché settembre è così, lo carichiamo di impegni, promesse, obiettivi, cose da fare, disfare e ripensare, manco ne durasse 8 mesi, invece quello poveraccio sempre 30 giorni ha. Insomma, tutto questo per dire che ho rubato una foto ad agosto perché questo mese è stato così, in equilibrio come questi sassi. 
Come? Non me le ha chieste nessuno le foto del mese? Ah no ecco, mi sembrava infatti. 
Ciao settembre, ti direi che è stato bello, se solo mi fossi accorta che eri qui. Alla prossima 
.
.
#wakemeupwhenseptemberends #settembre
  • Immagini sparse di un’altra estate finita. Che poi non è vero perché manca ancora un mese, ma Capitalismo batte Natura 1-0.
1. Letture resistenti.
2. Meno male che ci sei tu.
3. Piedi a terra e pensieri leggeri (ma magari) - Oscillazioni 2023, Pontremoli
4. Perché, altrimenti vi arrabbiate? Siamo già arrabbiati.
5. Scoprire cose passati i 40. Tipo i bagni al fiume.
6. Magnatela ‘na cosetta - Calabria edition
7. Continuare a camminare, o quantomeno provarci.
8. Chissà quanto dobbiamo sembrarti piccoli e buffi noialtri quaggiù, che ci dimeniamo tanto per niente (il più delle volte)
9. Welcome home.
10. Montagne da scalare per poi scoprire che la montagna sei tu.
.
#estate #vacanze #lestatestafinendo
  • Camminare in mezzo a una foresta. Respirarci dentro. Sentire il fiato che manca. Andare più forte in salita che in discesa - un po’ come nella vita, roba che se lo dicessi a uno bravo potrei starci minimo un anno su ‘sta cosa. Pensare di morire. Non morire. Provare a non farsi portare via dai pensieri. Stare in ogni passo. Imparare dagli alberi che tutto quello che nasce prima o poi muore. Vederli cercare la luce. Capire da loro come si fa ad adattarsi. Fidarsi di chi è insieme a te su quel sentiero, anche se significa mostrarsi fragile. Fidarsi di sé. Cercare di non sentirsi sempre fuori posto.
Le nuove parti di te a volte le trovi nei posti più inaspettati o dove non avresti mai pensato di cercare. Serve solo un po’ di pazienza per farci amicizia, forse.
.
.
#forestecasentinesi #trekking #toscana #treephotography #alberi #verde
  • Fenomeni criminali, geopolitica, virologia, strategie militari, politica, calcio, salute pubblica, climatologia, fenomeni sociali, femminismo, linguistica, qualsiasi tipi di sport e, ovviamente, come si sta al mondo.
Ma com’è che sapete sempre tutto di tutto?
Dove le prendete tutte ‘ste granitiche certezze? Con i punti dell’Esselunga?
No, dico davvero.
Sarà che a me sembra sempre di non sapere un cazzo di niente, di avere delle lacune enormi su pressoché tutto, di non avere certezze neanche sulla ricetta della parmigiana.
Da dove è venuta fuori quest'idea che ci sia un modo giusto e uno sbagliato di reagire alle cose - e il vostro è, ça va sans dire, quello giusto, non come noialtri coglioni che ci beviamo sempre tutto - tipo la cattura di un boss latitante?
Ma come vi permettete di commentare sotto il video dei carabinieri che esultano per il lavoro di ANNI - e per il significato anche simbolico di quel momento per chi in quel cazzo di territorio ci vive tutti i giorni, santa pace - che non hanno capito una mazza, non come voi invece...
Ma cosa ne sapete, dall’alto del vostro privilegio?
Da dove arriva questa idea di poter dire a chi un fenomeno lo studia o lo vive come dovrebbe sentirsi?
Se c’è una cosa che nessuno sa, mi dite come cazzo fate a saperlo voi?
Vi rendete conto che alcune cose che dite come ovvie, sono semplicemente ridicole?
Ma tutti 'sti piedistalli erano in saldo all’Ikea?
È colpa di questi cosi che abbiamo fra le mani pressoché tutto il giorno, che ci fanno credere che il solo fatto di POTER dire una cosa, implichi che DOBBIAMO farlo sempre?
Che problema c’è a dire “non lo so, potrei informarmi” o “to’, c’è questə tiziə che ne sa più di me, potrei ascoltare cosa dice".
E non vuol dire che non ci si possa fare delle sacrosante domande, ci mancherebbe, ma non vedo punti interrogativi in giro, solo fottuti punti esclamativi.
Boh.
Io comunque devo trovare un modo nuovo di stare sui social, o non starci affatto. Perché ogni volta ci lascio quintali di bile, santo cielo.
  • Fluire con gentilezza e senza sforzo.
Sciogliere i nodi.
Scivolare anziché strappare.
Assecondare anziché resistere.
Cambiare forma se necessario.
Accarezzare, come le onde.
Lo auguro a me, e se volete anche a voi. Buon 2023.
.
.
.
#newyear #annonuovo #ilmaredinverno #auguri
  • Stamattina stavo facendo colazione in stazione.
Accanto c’era una mamma con una bambina che aveva pensato fosse una buona idea consumare la sua per terra. Al terzo “Alzati da lì!”
la donna, esasperata, le ha detto:
- Guarda che se non fai la brava Babbo Natale non ti porta i regali.
Al che, la groupie di Babbo, si è convinta (per tipo 3 minuti).
Ora, premesso che:
a) ho abbandonato a loro stesse persino le mie piante, che hanno capito che devono auto-sostenersi, figuriamoci se saprei crescere un essere umano, quindi massima stima per chi lo fa
e
b) so che Babbo Natale (Gesù bambino/Santa Lucia/la Befana) è un po’ come quelli che alle 9 di mattina al bar chiedono di allungare il caffè con la grappa, ché ognuno si aiuta come può nella vita e ci mancherebbe
Ecco insomma, tutta questa manfrina per dire che forse ci dovremmo andare piano con questa storia del fare ə bravə, altrimenti cresciamo persone che pensano che i desideri vadano meritati.
Ma i desideri vanno desiderati, è tutta un’altra storia.
.
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#desideri #natale #babbonatale #esprimiundesiderio✨
Follow Me!
  • Bello ‘sto trend di riassumere il mese con dieci foto, che ti togli il pensiero una volta sola. 
Il problema è che mi sono accorta che non le ho dieci foto di settembre, ma manco cinque, ma manco una (decente). 
Ché settembre è così, lo carichiamo di impegni, promesse, obiettivi, cose da fare, disfare e ripensare, manco ne durasse 8 mesi, invece quello poveraccio sempre 30 giorni ha. Insomma, tutto questo per dire che ho rubato una foto ad agosto perché questo mese è stato così, in equilibrio come questi sassi. 
Come? Non me le ha chieste nessuno le foto del mese? Ah no ecco, mi sembrava infatti. 
Ciao settembre, ti direi che è stato bello, se solo mi fossi accorta che eri qui. Alla prossima 
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#wakemeupwhenseptemberends #settembre
  • Immagini sparse di un’altra estate finita. Che poi non è vero perché manca ancora un mese, ma Capitalismo batte Natura 1-0.
1. Letture resistenti.
2. Meno male che ci sei tu.
3. Piedi a terra e pensieri leggeri (ma magari) - Oscillazioni 2023, Pontremoli
4. Perché, altrimenti vi arrabbiate? Siamo già arrabbiati.
5. Scoprire cose passati i 40. Tipo i bagni al fiume.
6. Magnatela ‘na cosetta - Calabria edition
7. Continuare a camminare, o quantomeno provarci.
8. Chissà quanto dobbiamo sembrarti piccoli e buffi noialtri quaggiù, che ci dimeniamo tanto per niente (il più delle volte)
9. Welcome home.
10. Montagne da scalare per poi scoprire che la montagna sei tu.
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#estate #vacanze #lestatestafinendo
  • Camminare in mezzo a una foresta. Respirarci dentro. Sentire il fiato che manca. Andare più forte in salita che in discesa - un po’ come nella vita, roba che se lo dicessi a uno bravo potrei starci minimo un anno su ‘sta cosa. Pensare di morire. Non morire. Provare a non farsi portare via dai pensieri. Stare in ogni passo. Imparare dagli alberi che tutto quello che nasce prima o poi muore. Vederli cercare la luce. Capire da loro come si fa ad adattarsi. Fidarsi di chi è insieme a te su quel sentiero, anche se significa mostrarsi fragile. Fidarsi di sé. Cercare di non sentirsi sempre fuori posto.
Le nuove parti di te a volte le trovi nei posti più inaspettati o dove non avresti mai pensato di cercare. Serve solo un po’ di pazienza per farci amicizia, forse.
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#forestecasentinesi #trekking #toscana #treephotography #alberi #verde
  • Fenomeni criminali, geopolitica, virologia, strategie militari, politica, calcio, salute pubblica, climatologia, fenomeni sociali, femminismo, linguistica, qualsiasi tipi di sport e, ovviamente, come si sta al mondo.
Ma com’è che sapete sempre tutto di tutto?
Dove le prendete tutte ‘ste granitiche certezze? Con i punti dell’Esselunga?
No, dico davvero.
Sarà che a me sembra sempre di non sapere un cazzo di niente, di avere delle lacune enormi su pressoché tutto, di non avere certezze neanche sulla ricetta della parmigiana.
Da dove è venuta fuori quest'idea che ci sia un modo giusto e uno sbagliato di reagire alle cose - e il vostro è, ça va sans dire, quello giusto, non come noialtri coglioni che ci beviamo sempre tutto - tipo la cattura di un boss latitante?
Ma come vi permettete di commentare sotto il video dei carabinieri che esultano per il lavoro di ANNI - e per il significato anche simbolico di quel momento per chi in quel cazzo di territorio ci vive tutti i giorni, santa pace - che non hanno capito una mazza, non come voi invece...
Ma cosa ne sapete, dall’alto del vostro privilegio?
Da dove arriva questa idea di poter dire a chi un fenomeno lo studia o lo vive come dovrebbe sentirsi?
Se c’è una cosa che nessuno sa, mi dite come cazzo fate a saperlo voi?
Vi rendete conto che alcune cose che dite come ovvie, sono semplicemente ridicole?
Ma tutti 'sti piedistalli erano in saldo all’Ikea?
È colpa di questi cosi che abbiamo fra le mani pressoché tutto il giorno, che ci fanno credere che il solo fatto di POTER dire una cosa, implichi che DOBBIAMO farlo sempre?
Che problema c’è a dire “non lo so, potrei informarmi” o “to’, c’è questə tiziə che ne sa più di me, potrei ascoltare cosa dice".
E non vuol dire che non ci si possa fare delle sacrosante domande, ci mancherebbe, ma non vedo punti interrogativi in giro, solo fottuti punti esclamativi.
Boh.
Io comunque devo trovare un modo nuovo di stare sui social, o non starci affatto. Perché ogni volta ci lascio quintali di bile, santo cielo.
  • Fluire con gentilezza e senza sforzo.
Sciogliere i nodi.
Scivolare anziché strappare.
Assecondare anziché resistere.
Cambiare forma se necessario.
Accarezzare, come le onde.
Lo auguro a me, e se volete anche a voi. Buon 2023.
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#newyear #annonuovo #ilmaredinverno #auguri
  • Stamattina stavo facendo colazione in stazione.
Accanto c’era una mamma con una bambina che aveva pensato fosse una buona idea consumare la sua per terra. Al terzo “Alzati da lì!”
la donna, esasperata, le ha detto:
- Guarda che se non fai la brava Babbo Natale non ti porta i regali.
Al che, la groupie di Babbo, si è convinta (per tipo 3 minuti).
Ora, premesso che:
a) ho abbandonato a loro stesse persino le mie piante, che hanno capito che devono auto-sostenersi, figuriamoci se saprei crescere un essere umano, quindi massima stima per chi lo fa
e
b) so che Babbo Natale (Gesù bambino/Santa Lucia/la Befana) è un po’ come quelli che alle 9 di mattina al bar chiedono di allungare il caffè con la grappa, ché ognuno si aiuta come può nella vita e ci mancherebbe
Ecco insomma, tutta questa manfrina per dire che forse ci dovremmo andare piano con questa storia del fare ə bravə, altrimenti cresciamo persone che pensano che i desideri vadano meritati.
Ma i desideri vanno desiderati, è tutta un’altra storia.
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